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SPQR

Er Pucciaro

Scopri come due mondi culinari si fondono in un abbraccio di sapori che celebra il meglio dell’Italia. Nel vivace cuore di Via Veneto, Er Pucciaro porta l’autenticità delle pucce salentine direttamente nel ritmo effervescente della Capitale.

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Nell’antica Roma, la puccia era più di un semplice pasto; era un simbolo di innovazione e resistenza. La storia narra di un giovane panettiere di nome Flavius Puccius, situato nei vicoli vivaci della Suburra, il quartiere più popolare di Roma.

Flavius era noto per il suo spirito inventivo e la sua passione per il pane. Durante una particolarmente grave carestia che colpì Roma a causa di falliti raccolti e blocchi dei commerci, il grano divenne un bene raro e prezioso. Flavius, con le scorte di farina drasticamente ridotte, iniziò a sperimentare con quanto poco aveva a disposizione.

Un giorno, mentre stava cercando di far rendere al massimo la sua farina rimanente, decise di aggiungere strati di ulivi, erbe, e resti di carne e formaggio che gli rimanevano dal mercato. Modellò il pane in forme tonde per massimizzare la superficie e cuocerlo più uniformemente. Questa forma rotonda e piatta consentiva al pane di cuocere rapidamente, conservando al suo interno i sapori degli ingredienti aggiunti.

Il risultato fu sorprendente. Il pane non solo era delizioso, ma saziava più di un normale pane, grazie agli ingredienti ricchi e nutrienti. Ben presto, la voce della puccia di Flavius si sparse per le strade di Roma. Non era solo una risposta alla carestia, ma una vera delizia gastronomica.

Con il passare del tempo, la storia divenne leggenda e poi mito. Poi tradizione e folclore.
Ora possiamo dirlo: ciò che abbiamo appena narrato sopra è solo frutto della fantasia, che vedrebbe le pucce come tipicamente romane.
Ma se invece…

“SPQR - Sono Pucce Quasi Romane”

"Massa panis ad recte fermentandum debet in 'cellulis fermentationis' quiescere, ubi temperatura inter 28 et 30°C versatur nec sunt flamina frigida, sed aer valde humidificatus est"

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